Storia

Dietro l’ondata di modernità e di sviluppo che sta invadendo in questi ultimi anni il TC Trezzo, ultimo esempio la creazione di questo sito, si nasconde una storia ricca d’episodi e di personaggi, iniziata nel 1967.
In occasione del trentacinquesimo anniversario di fondazione, proponiamo da questa sede qualche cenno storico e ricordo degli anni trascorsi.

La citata data 1967 segna la nascita del club, grazie ad una coraggiosa e felice iniziativa dell’Amministrazione Comunale del tempo, con a capo il Sindaco Bassani e supportata dall’ Assessore allo sport Roncalli Emilio, la quale dopo aver acquistato la villa e il parco decisero la costruzione di due campi da tennis.
Questa nuova avventura sportiva venne cavalcata da un gruppo di giovani personaggi trezzesi i quali, riuniti in una specie di costituente, ricevettero l’incarico per fondare e diffondere il tennis a Trezzo, subito battezzato Tennis Club Trezzo.
Nacque cosi’ il primo Consiglio Direttivo, quello dei fondatori, con presidente Roncalli Altiero, spalleggiato da Brambilla Mario, Mora Luigi, Pirola Franco, Sironi Albina, Pampuri Celeste, Pedruzzi Renzo, Pirola Luigi, Corti Carletto, Redaelli.
Gli ostacoli del tempo non furono pochi, nonostante la lungimiranza della scelta (non dimentichiamoci che da lì a pochi anni il tennis italiano avrebbe conosciuto il suo periodo di massimo splendore, con la vittoria della Davis e le imprese di Panatta), ostacoli soprattutto di carattere morale: infatti, i più disinformati, animati da ignoranti personaggi, etichettarono questo nuovo sodalizio come un luogo di esercizio elitario di un nuovo sport, come luogo dal quale trarre personali guadagni.
Non bastò certo per far cadere gli stimoli e le motivazioni di chi già allora s’impegnava con passione, con un occhio particolare di riguardo verso i giovani: anzi, numerosi furono gli iscritti, come anche gli innesti nella dirigenza dai quali trarre nuove idee ed energie.
Boggi, Pendezzini, Lenzi e Spotti segnarono un’epoca di grande sviluppo a cavallo degli anni settanta e ottanta: nuove strutture sportive e di accoglienza, grande numero di soci, tornei e manifestazioni sociali furono alcune delle iniziative che resero conosciuto e popolare il tennis nella nostra cittadina, scrollandosi di dosso anche la cattiva etichetta di sport per pochi; ciò grazie anche alla preziosa collaborazione dell’Amministrazione Comunale, ed in particolare dell’Assessore allo sport di quel tempo, il compianto e amatissimo Zerbi.
Il ritorno alla guida del CD verso la metà degli anni ottanta di Roncalli Altiero coincise con la transizione verso un’altra epoca, d’idee e programmi impostati in modo diverso, a detta dei fautori con il chiaro intento di abbandonare il clima un poco austero e di rigore della vecchia nomenclatura, ricca forse di troppe etichette, ritorno resosi comunque in gran parte necessario da una situazione organizzativa e gestionale piuttosto precaria.
Qui s’inserisce un personaggio d’importanza paragonabile forse solo ai fondatori, Roberto Ginestri, che, formatosi sotto la guida e l’occhio vigile dello stesso Roncalli, riuscì in breve tempo ad esprimere tutte le sue doti di organizzatore e trascinatore.
Proprio queste sue capacità lo spinsero fino alla presidenza: egli, insieme a un folto gruppo d’amici e collaboratori, contribuì a creare un ambiente diametralmente opposto a quello al quale ci si era fino a quel tempo abituati.
La sua forza di coinvolgere, di creare gruppo e amicizie nuove, di esulare dai canoni di contegni forse inadeguati per i primi anni novanta, determinò un’epoca di splendore e benessere del club che in alcuni momenti toccò livelli notevoli.
I consiglieri del tempo, Trezzi, Pozzi, Magni, Belloli, Moriggi, Villa, Pirola, diedero corpo alle idee del presidente, crearono soprattutto un gruppo di giovani e anche giovanissimi frequentatori del circolo che per alcuni anni furono l’anima dello stesso, partecipando a iniziative comuni, a tornei e a quant’altro potevano riunirli nel segno dello sport e dell’amicizia.
Ebbe altresì il merito di avvicinare al tennis moltissime ragazze, fino ad allora un po’ estranee al circolo, coinvolgendole in tornei e inserendole nei meccanismi di vita sociale del club.
In questo periodo i tornei sociali conobbero il loro massimo splendore, al punto che il tabellone di singolare maschile quasi richiedeva dei turni di qualificazione per determinare i 128 partecipanti: vedere il proprio nome in rosso nel tabellone, e dunque essere testa di serie, era motivo di grande orgoglio come pure insediarsi il più in alto possibile nella bacheca che decretava la classifica sociale per l’anno in corso, con la possibilità di avanzare o retrocedere grazie al torneo sfide.
Questi anni di gestione accentrarono tutto verso l’interno, attratti dal magnetismo e dal carisma di Ginestri, lasciando poco spazio a tornei FIT o altre manifestazioni di più ampia portata e forse anche a chi nel passato tanto aveva fatto e sviluppato.
La metà degli anni novanta così come la fine degli stessi, segnano l’avvento di due personaggi altrettanto importanti, già all’epoca consiglieri: Roberto Magni e Anna Belloli.
Al primo toccò l’ingrato compito di guidare il tennis a Trezzo in concomitanza con la crisi generale di questo sport a livello italiano, trovandosi cosi’ a gestire il calo degli iscritti e una minor attenzione dei trezzesi dedicata a questa attività, cercando di ottimizzare al meglio l’eredità un poco disinteressata di Ginestri in funzione di nuove realtà di vita sociale del club.
Ma egli nel contempo seppe creare le basi e il fondamento per il nuovo slancio del quale tutti ora siamo testimoni, formando e svezzando il terzo personaggio fondamentale della storia del TC Trezzo: Anna Belloli, attuale presidente.
Con lei si apre un’epoca nuova interrotta per pochi mesi, dopo le dimissioni di Magni e prima che la stessa iniziasse in modo definitivo il suo operato, da un tentativo di rientro di Altiero Roncalli invitato e stimolato da un gruppo di consiglieri orfani di Magni. Un’epoca, quella di Anna, dai tratti precisi e chiari, riassumibili in due parole: modernità e sviluppo al passo con i tempi.
Anna è il presidente dei grandi tornei, degli sponsor, della crescita strutturale del circolo, dell’apertura a chiunque, delle gite fuori porta, del sito internet, del maestro di alto livello, dell’agonismo, ma è anche il presidente dei bambini e delle manifestazioni benefiche a favore di piccole o grosse iniziative.
La sua passione, quasi sempre condivisa e supportata da altrettanto motivati consiglieri, le ha permesso di lanciare il TC Trezzo verso un’altra dimensione, favorendo il più possibile lo sviluppo all’esterno con un occhio di riguardo straordinario verso la diffusione del tennis nei giovanissimi: la sua moderna e attiva personalità ha saputo trascinare l’intero movimento, implementando strutture organizzative e operative mai conosciute prima in ogni settore del circolo, riuscendo altresì a guadagnare stima, fiducia e la preziosa collaborazione dell’Amministrazione Comunale, che sempre più sta riconoscendo al TCT meriti nella formazione ed educazione sportiva dei giovani trezzesi.
Tornei di seconda categoria nazionale, tornei giovanili regionali, tornei nazionali di beneficenza hanno coinvolto molte persone e molti sponsor, hanno determinato il nuovo ruolo del circolo nel panorama tennistico regionale, facendolo conoscere sia per le iniziative che per i loro atleti sempre in grande spolvero: questo è solo un esempio di come attraverso un’opera di profondo rinnovamento il TCT di questi anni vuole interpretare nel modo adeguato il suo ruolo nella totalità della vita sportiva trezzese, conformandosi senza esitazione ai canoni statutari a suo tempo stabiliti.
Vorremmo infine concludere citando ancora una volta i tre personaggi che in maggior misura e in diverso modo hanno segnato l’intera storia del circolo, Altiero Roncalli, Roberto Ginestri e Anna Belloli: le loro forti e diverse personalità hanno creato e segnato i tre grandi periodi di questi trentacinque anni di vita, la nascita e l’impostazione di fondo, la crescita totale interna, lo sviluppo completo.
Un grazie di cuore.